venerdì 12 aprile 2013

IL PERSONAGGIO: DAVID BYRON

Per uno strano scherzo del destino, a differenza di quanto avvenuto a tanti blasonati colleghi, nemmeno la prematura morte, in pieno "rock'n'roll style", è riuscita a dare al carismatico David Byron lo spazio e la visibilità, per quanto postuma, che si meriterebbe. Frontman della formazione classica degli Uriah Heep dall'esordio del 1970 sino alla metà del decennio, ha con essi pubblicato una serie di dischi che rientrano appieno nello status di classici dell'hard rock (con venature progressive) inglese. Da "Very 'Eavy Very Umble", passando attraverso "Look At Yourself" e "The Magician's Birthday" il gruppo si è costruito una reputazione tale da affiancarlo a Deep Purple, Led Zeppelin, Who e Black Sabbath in una ipotetica "Hall Of Fame" del rock britannico del decennio. Screzi con il tastierista Ken Hensley (come disse in seguito quest'ultimo il discorso fu: "Scegliete, o lui o me!") portarono nel 1976 all'estromissione di Byron dalla band, primo passo verso un lento ma inesorabile declino, costellato da fallimentari progetti musicali e da un orgoglio tale da indurlo a rifiutare persino il reintegro nella formazione nel 1981, quando oramai era chiaro che la sua carriera solista non avrebbe portato da nessuna parte. Perso nei ricordi della gloria che fu e nell'incubo di un misero presente in cui non si riconosceva, David si spense quattro anni dopo per un attacco epilettico aggravato dall'ormai costante abuso di alcolici. Ci piace immaginarlo lassù, tornato ad essere ciò che si era considerato per tutta la vita: una stella.

3 commenti:

  1. Storia triste, ma belpersonaggio. Una vocalita' ed una figura capacedi una certa eleganza, senza dubbio

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    1. Evil Monkeys, cosa ne pensi dei suoi sostituti/eredi?

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    2. Grande voce e ho avuto la fortuna di assistere a un concerto degli UH nel 1972, grande voce grande concerto!

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